“Perché tu non mi veda –
in vita – io d’invisibile,
spinosa siepe mi circondo.
Di rovi mi cingo,
di brina mi copro.
Perché tu non mi senta
di notte – io mi fortifico
nella saggezza dei vecchi:
nella riservatezza.
Di mormorii mi cingo,
di sussurri mi copro.
Perché tu non fiorisca troppo
– in me – per boscaglie, tra libri
vivo – naufrago.
E fantasie cingo,
e finzioni vesto.”
(Marina Cvetaeva)